Un Docu Film in un Dipartimento di Psichiatria
Un Docu Film in un Dipartimento di Psichiatria

Un Docu Film in un Dipartimento di Psichiatria

Tra pochi giorni l’inizio delle riprese del nuovo documentario firmato Massimo Libero Michieletto con co-regia e d.o.p.  Samuele Schiavo.
Si tratta di un documentario che vede come protagonisti principali tre delle persone seguite e supportate da un Dipartimento di Psichiatria di Valdobbiadene e Montello.
La sceneggiatura del film si concentrerà sulla vita e le esperienze dei protagonisti, ne seguirà le giornate e sarà costituita dalle riflessioni e dalle loro testimonianze dirette e delle persone vicine (famigliari e personale medico).

Il documentario non sarà solo una testimonianza di ciò che si può intendere come “storie di disagio”, ma vorrà mostrare effettivamente come si sviluppa quotidianamente il “dramma della fragilità”, come si sviluppa il rapporto tra “Malattia” e “Cura” e come si sviluppa il rapporto tra individuo in cura e società.

E “Change – Cambiare per Migliorare” ? sarà posticipato a fine anno e avrà un nuovo trattamento. A causa della mancanza di finanziamenti e di varie circostanze il docufilm sul cambiamento sarà trasformato o in una web series o in un documentario a sè.

LE RIPRESE, LA PRESENTAZIONE

Le riprese inizieranno il 15 giugno e termineranno a fine luglio. Maggior parte delle riprese sarà a Valdobbiadene poi a Montello e Altivole.

Da una idea di Massimo Michieletto : insegnante e conduttore dei Laboratori di Scrittura Creativa, è un docente dell’Università degli Studi di Udine.

Nonostante la troupe sia composta di sole 2 persone e visto che il documentario ne sposa a pieno i valori, sarà N10 film la produzione esecutiva del film

Il documentario sarà presentato ad ottobre durante la giornata mondiale della salute mentale.

“Sono sicuro che questo documentario riscuoterà un forte interesse sociale perchè mostreremo le esperienze intime e le fragilità di chi attraversa un percorso di recupero e questo avvicinerà un pubblico particolarmente sensibile a questi temi.” Samuele Schiavo